DECADIMENTO COGNITIVO NELL’ANZIANO
Nel mondo di oggi sono molte le malattie per le quali sono state scoperte cure appropriate e funzionanti. Purtroppo, però, esistono ancora patologie che non riusciamo a comprendere a causa del loro funzionamento complicato. Di conseguenza, per esse si osserva l’assenza di cure e nessuna possibilità di guarigione. Questo è il caso delle malattie legate al decadimento cognitivo delle persone, come ad esempio l’Alzheimer e le demenze.
Sono molte le persone che ci domandano quali sono i sintomi principali da considerare per riconoscere l’inizio di una possibile malattia legata al decadimento cognitivo. Le domande che ci vengono poste più spesso riguardano la lettura di comportamenti non usuali rispetto a quelli tradizionali che vengono osservati nei propri familiari.
E’ bene fare chiarezza su quali possano essere i primi campanelli d’allarme perché riconoscere precocemente una possibile demenza è fondamentale. Abbiamo appena detto che, purtroppo, non esistono ancora terapie farmacologiche per curare queste malattie. Ciononostante, esistono importanti strumenti che presentano un’efficacia ormai riconosciuta universalmente dal mondo medico e scientifico per contrastare l’avanzare dei loro sintomi e che sono definite terapie non farmacologiche. E’ importante dire che tali strumenti hanno dimostrato tanto più efficacia quanto più precocemente e a lungo sono stati adoperati.
Quindi, quando parliamo di demenza e Alzheimer è bene essere tempestivi in modo da riuscire a prevenire e rallentare fin da subito la malattia, utilizzando le terapie non farmacologiche come, ad esempio, la riabilitazione cognitiva.
COME RICONSOCERE L’ALZHEIMER
- Memoria cognitiva
Uno dei primi campanelli d’allarme a cui i famigliari devono fare molta attenzione è la MEMORIA.
In generale, a tutti capita di dimenticare delle cose, come ad esempio date o appuntamenti, però nel momento in cui queste dimenticanze dovessero iniziare ad essere sempre più frequenti nell’arco della settimana o di uno stesso giorno potrebbero denotare un possibile problema. Ancora più attenzione va riposta nel momento in cui il vostro caro inizia a dimenticare cose molto più recenti, come ad esempio cosa ha mangiato la sera prima, chi ha visto l’altro giorno, chi ha visto lo scorso weekend e molte altre informazioni che si possono inserire nella categoria della memoria a breve termine.
Altri indizi che potrebbero far pensare alla compromissione dell’area della memoria riguardano le amnesie di lungo termine. In questi casi potrete osservare nel vostro caro delle dimenticanze che si riferiscono a momenti importanti che in situazioni tranquille della sua vita non avrebbe mai dimenticato, come ad esempio delle date di compleanno dei famigliari più stretti, oppure al posizionamento degli utensili all’interno della sua casa, dove vive da sempre, conoscendone ormai a memoria ogni angolo.
- Orientamento cognitivo
Un secondo campo fondamentale per quanto riguarda i campanelli d’allarme riguarda l’ORIENTAMENTO della persona. Chi soffre di malattia dementigena, infatti, tende a presentare un quadro clinico di disorientamento spazio-temporale.
Ma quando è necessario attivarsi e chiedere aiuto? Per quanto riguarda il disorientamento SPAZIALE, se il vostro caro inizia a perdere dei riferimenti all’interno della casa o anche all’esterno, ad esempio non riesce più a distinguere il luogo in cui si trova oppure non è in grado di cogliere dei nuovi punti di riferimento quando si trova in ambienti aperti, sarà consigliabile prenotare un controllo di prevenzione.
A livello TERMPORALE, invece, occorre fare attenzione alla capacità del vostro familiare di ricordarsi in che anno si trova, quale stagione sta vivendo e altri fattori collegati.
- Linguaggio: cosa può succedere al vostro caro quando parla?
Un altro elemento fondamentale su cui i famigliari del malato dovranno porre la loro attenzione è il LINGUAGGIO. A tutti noi è capitato, nel bel mezzo di un discorso, di non riuscire a ricordare la parola giusta e di averla sulla punta della lingua ma quando questo fenomeno avviene in maniera più frequente potrebbe nascondere dei problemi cognitivi che sarebbe bene indagare. Quando questo succede, la persona con difficoltà tenderà a fare molti più giri di parole o a rimanere in silenzio a causa della perdita di vocaboli.
- Problemi economici: riuscirà il paziente a mantenere un buon equilibrio economico?
Un altro campanello d’allarme al quale prestare attenzione è la capacità di gestire il denaro. Le persone che soffrono di decadimento cognitivo, infatti, spesso non saranno più in grado di avere un buon EQUILIBRIO ECONOMICO e di gestire i propri risparmi in maniera consona e appropriata.
- Personalità: il vostro caro sarà in grado di mantenere le relazioni sociali nella sua vita?
Per ultimo, si dovrà prestare molta attenzione al RITIRO SOCIALE ovvero alla chiusura in se stesso e al cambio di personalità del vostro caro. Questa chiusura lo spingerà a ridurre la comunicazione con i propri parenti e amici e a non volere più uscire di casa. Questo potrebbe portare a sindromi di depressione e/o di ansia.
Se avete bisogno di più informazioni perché magari avete constatato dei cambiamenti in un vostro caro potete contattarci ai numeri 0117930904 e 3200374417 E richiedere una consulenza personalizzata gratuita che potrà includere anche una valutazione neuro-cognitiva da parte della nostra neuro psicologa specializzata.